OnePlusOne ha davvero le carte in regola per “sfondare” sul mercato?

Il giorno 23 aprile 2014 potremmo assistere ad una vera e propria rivoluzione nel settore della telefonia mobile con la presentazione del OnePlusOne, lo smartphone top di gamma (nelle caratteristiche hardware) progettato dall’azienda neo-nata One Plus con il supporto di Cyanogenmod.

Le principali personalità che sono alle spalle di questo ambizioso progetto sono essenzialmente due: Pete Lau (Ceo di One Plus) che, per chi non lo sapesse, è stato vice presidente esecutivo della Oppo (per cui una persona che sa come immettere sul mercato smartphone di assoluto valore a prezzi competitivi); Steve Kondik, fondatore di Cyanogenmod (che non ha bisogno di presentazioni).

Viste le premesse, sorge spontaneamente una domanda: OnePlusOne ha davvero le carte in regola per “sfondare” sul mercato? Ragioniamoci insieme.

Da un punto di vista prettamente hardware, questo smartphone rappresenterà quanto di più potente sarà disponibile sul mercato: Snapdragon 801 a 2,5ghz, 3 giga di ram, schermo da 5,5 pollici Full-HD, batteria da 3100 mah, memoria eMMC 5.0 (una memoria di nuova generazione particolarmente veloce nelle operazioni). Questa scheda tecnica davvero “monstre” potrà fare breccia nei cuori di tutti coloro che sono particolarmente attenti ai “numeri”.

Il design (elemento di fondamentale importanza) non è stato ancora svelato, anche se un’indicazione è arrivata: il display da 5,5 pollici sarà incastonato nelle dimensioni di uno smartphone da 5 pollici, il che fa supporre che le cornici saranno ridotte all’osso.

Da un punto di vista software, la Cyanogenmod può rappresentare una sorta di boomerang. Inutile dire che, per i più “geek”, questa ROM rappresenta quasi la Bibbia, ma sfortunatamente la grande maggioranza delle persone che acquistano uno smartphone sono tutt’altro che “geek”. Per tale ragione spero che in qualche modo la Cyanogenmod sia stata resa maggiormente “user-friendly”, così da venire incontro un po’ a tutti.

Una menzione particolare merita il reparto marketing di questa nuova azienda, che ad oggi ha funzionato in maniera impeccabile. Niente che l’azienda non volesse è trapelato in rete (si è tornati ai fasti dell’era Jobs), l’hype che è stato creato è veramente altissimo, la scelta del prezzo (meno di 350 euro per la versione da 16 giga) è veramente geniale e l’organizzazione per la vendita appare assolutamente adeguata: ogni continente avrà il suo magazzino, così da evitare tasse doganali e problemi di altro genere; il sito internet sarà subito localizzato con la lingua del potenziale acquirente; la garanzia verrà esercitata inviato lo smartphone al magazzino più vicino alla propria posizione, completamente a spese dell’azienda.

Insomma, le premesse per diventare un “best-buy” ci sono davvero tutto, ma purtroppo per One Plus la faccenda non è così semplice. Il mercato degli smartphone si è saturato enormemente negli ultimi anni, la “massa” tende a comprare sempre gli stessi marchi e sicuramente il One Plus One non verrà commercializzato in abbonamento con gli operatori telefonici (aspetto di fondamentale importanza per il successo di vendite di un device).

Le variabili da considerare sono tantissime, di conseguenza potremo formulare un giudizio definitivo solo con il tempo. Intanto però, discutiamone insieme!

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