Il primo sito pirata totalmente legale aprirà nei Caraibi

Il governo di Antigua vuole aprire un sito per vendere film e musica senza pagare un centesimo ai proprietari dei diritti. Potrà farlo legalmente grazie a un’autorizzazione speciale del WTO.

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Tutto questo è successo in quanto, dalla fine degli anni Novanta, l’economia di Antigua e Barbuda è fortemente basata sul gioco d’azzardo, rilanciato con successo dalle varie piattaforme su Internet. Stando ai dati occupazionali rilasciati dal governo locale, il 5%  della popolazione aveva trovato un impiego nelle principali aziende specializzate. Una situazione ideale fino alla metà degli anni 2000, quando gli Stati Uniti intervenirono con un blocco commerciale bloccando l’accesso a molti siti specializzati originari proprio dell’isola.

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In pratica , il governo di Washington aveva imposto una serie di restrizioni impedendo alle aziende locali di entrare nel  mercato americano. All’improvviso, un’economia da miliardi di dollari, che occupava quasi il 5% della popolazione, si è ridotta praticamente a zero. Fino alla decisione della WTO del 2005: il blocco dei canali commerciali con Antigua veniva ritenuto illegale, dal momento che negli stessi States il gioco d’azzardo rimaneva attività di business lecita, ma Washington non hai mai rispettato la decisione della WTO. Così nel 2007 l’Organizzazione ha riconosciuto ad Antigua e Barbuda  “il diritto di sospendere i diritti di autore USA fino a 21 milioni di dollari l’anno”.

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La controparte statunitense afferma che se il sito dovesse aprire davvero sfumerebbero tutte le possibilità di risolvere la questione del gioco d’azzardo e precisa che qualsiasi possibilità di accordo con Washington andrebbe di conseguenza a cadere, mentre le aziende high-tech statunitensi non farebbero mai più affari con Antigua e Barbuda.

Si ipotizza che il futuro sito potrebbe proporre un abbonamento al costo mensile di 5 dollari (3,70 euro circa), gli utenti nell’isola caraibica potrebbero godere dell’ accesso illimitato a film, musica e software senza alcun rischio di ritorsione legale da parte degli States. Attualmente, non è chiaro se e quando la piattaforma pirata verrà lanciata.

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